sabato 4 giugno 2016

#3- Itaca

Ciao a tutti, sono tornata! E' passato parecchio tempo,lo so, e mi scuso, ma la scuola si è letteralmente impossessata di me ultimamente.
Vi ricordate il titolo della poesia con cui ho concluso l'ultimo post? Se non lo ricordate beh male male, no scherzo,ve lo dico io: ITACA.
Ma Itaca per me non è solo il titolo della poesia di Kavafis o il nome della tanto attesa patria di Odisseo...Itaca è ciò che renderà possibile la mia esperienza negli States, l'inizio di tutto.
Proprio così infatti si chiama il bando di concorso di INPS che mi ha permesso di vincere una borsa di studio per trascorre un periodo dell'anno all'estero (se volete maggiori informazioni riguardo al programma ITACA chiedete pure nei commenti).
Intorno a novembre (o forse era dicembre?), appena scoperta l'esistenza di questo bando, ho fatto domanda per provare a vincere una delle 860 borse di studio (senza però credere davvero di potercela fare). A gennaio uscì la prima graduatoria e scoprii di essere rientrata in uno di questi 860 posti. Potete immaginare le mie sensazioni di quel giorno, non stavo più nella pelle ed ero al settimo cielo: per la prima volta inizavo a pensare davvero che un'esperienza del genere avrei potuto viverla anch'io. Quella graduatoria però non era una vera e propria classifica definitiva. Per questa dovevo aspettare ancora del tempo, dopo aver scelto la durata e la meta del programma che preferivo. Avevo una speranza in più sì, ma non ancora una certezza. In fondo non ci credevo davvero e quando, al momento dell'ultima graduatoria, vidi la scritta "vincitore" accanto al mio nome, fu quasi impossibile per me pensare di avercela fatta realmente. La verità? Forse ancora ora non ho ben realizzato ciò che mi sta per succedere, la grande esperienza che avrò l'opportunità di vivere: il fatto che trascorrero sei mesi negli Stati Uniti d'America. Mi sembra strano che tutto ciò stia per accadere a me anche ora che so dove andrò e quale famiglia mi accoglierà nella sua casa; ma questa dell'host family è un'altra storia e ve la racconterò nel prossimo post.
A presto, 

 -Sarah

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