È fine maggio, la scuola è ormai agli sgoccioli e la voglia di studiare neanche a dirlo morta,mentre l'ansia di ricevere una famiglia ospitante cresce sempre più. Ormai da diversi giorni sento gli altri exchange students ricevere le host family e inizio a sognare come potrebbe essere la mia, dove potrebbe vivere e quali potrebbero essere le sue abitudini...quello che non so è che la mia host fam mi sta già aspettando dall'altra parte dell'oceano, si tratta solo di finalizzare le ultime pratiche.
E così il 25 maggio, verso le 3 del pomeriggio, mi trovo su whatsapp una chiamata persa e tre messaggi da un numero sconosciuto, un numero diverso da quelli italiani e, inutile a dirsi, il mio pensiero vola subito all'America.
A scrivermi è la mia futura host sister, una donna carinissima che abita con la sua
famiglia esattamente accanto alla casa in cui vivrò io e che, nello
stesso periodo, ospiterà una ragazza finlandese con cui sono stata messa
in contatto fin da subito. I miei host parents sono due signori sulla
sessantina, Bonnie e Dan. Dalle foto sembrano davvero molto affettuosi e
simpatici e ogni messaggio in più non fa che confermarmelo, non vedo l'ora di fare la prima videochiamata con loro!
Dimenticato qualcosa?...ah sì andrò in Michigan, la regione dei grandi
laghi, e più precisamente a Marcellus, un paesino di circa 1200
abitanti, nel sud dello Stato. La cittadina sembra piuttosto piccola, ma
molto molto accogliente e abituata ad accogliere exchange students da
tutto il mondo. Quella che sarà la mia scuola, la Marcellus High School, è anch'essa abbastanza piccola, ma presenta molte attività e materie interessanti che non vedo l'ora di provare!
Ebbene sì insomma, da quel pomeriggio posso dire anch'io "I've got a host familyy"!
La felicità scaturita da questa notizia non mi ha fatto stare più nella
pelle per almeno una settimana, e lo so, può sembrare sciocco, ma
essere scelti tra un'immenso numero di ragazzi per ciò che si è provoca una
sensazione, o meglio un'emozione, davvero unica perchè, per qualche
strano motivo in un Paese così lontano dal tuo, hanno scelto proprio
te. Da un lato, ora che conosco i nomi ed i volti della mia futura famiglia in
America, non esita a farsi spazio tra i miei pensieri il timore di non
essere all'altezza della situazione, delle loro e delle mie aspettative,
ma d'altra parte non manca neanche l'irrefrenabile desiderio di
conoscere cos'ha in serbo per me quest'esperienza.
Credo di non poter aspettare ancora a lungo.
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